L’utilità della lettura delle mani dei #bambini
L’uomo nasce con precise tendenze che nei casi normali decidono almeno in parte il suo sviluppo intellettuale e spirituale, mentre in casi particolari li possono totalmente determinare.
Secondo Spier, fin dal primo anno le mani del bambino possono mostrare le sue predisposizioni, con tutti i suoi tratti secondari. Più in generale tra i cultori della materia si conviene che se le mani nella prima infanzia non sono chiaramente segnate, lo saranno dopo i sette anni, cioè dopo aver effettuato un primo sviluppo evolutivo in cui si passa dalla fantasia alla concretezza, e ancor più verso i quindici anni, periodo in cui acquisisce la capacità di astrazione e di deduzione che determinano le capacità di interazione con il mondo. In questo ampio periodo di tempo si potrà definire in quale direzione si muovono le tendenze del soggetto e attraverso quali strumenti possono essere favorite e cosa può impedire il loro naturale sviluppo.
Il procedimento migliore è studiare il percorso della faccia interna della mano, cioè la parte che presenta linee, monti e segni. La linea del Destino inoltre può comparire in un arco abbastanza lungo di tempo, fino ai vent’anni. Con ciò si evidenzia la mutevolezza della mano che è influenzata oltre che dalle caratteristiche personali anche dall’ambiente esterno che può imporsi, e dalle decisioni stesse della persona che può scegliere di indirizzare le sue energie verso le sue attitudini, o svilupparne altre da cui è attratto, oppure esprimere solo ciò che gli è concesso o reso conveniente.
Anche le dimensioni dei Monti e il loro rapporto reciproco sono aspetti da considerare attentamente per comprendere la quantità di energia disponibile.
Se sono presenti le linee principali (Testa, Vita, Cuore)e a parte loro c’è poco movimento nella mano, cioè sono salde, ben definite, senza linee di interferenza, interruzioni, biforcazioni, questo è un segno positivo poiché ci sono le possibilità di uno sviluppo armonioso.
Se ci sono invece molte linee sussidiarie e dell’esperienza che rendono la mano molto segnata oltre e insieme alle linee principali dobbiamo pensare che questi bambini incontreranno difficoltà nel loro sviluppo. In una certa qual misura è utile prendere in considerazione la predisposizione karmica del soggetto ad affrontare una sorta di chiarificazione del proprio destino.
Uno sviluppo lento e ritardato è insito nella naturale costituzione del bambino, di solito indicato nelle mani del bambino da una linea del Destino che comincia tardi o ha origine dalla linea della Vita. Al contrario il segno della precocità è una linea della Testa che è già biforcata sotto il dito medio.
I bambini le cui mani contengono numerose linee sono di carattere inquieto, hanno la necessità di fare esperienze perciò dovrebbero essere stimolati a lavorare manualmente in modo da scaricare le loro tensioni e dirigerle verso la realizzazione concreta, in modo da favorire la concentrazione che gli sarà utile per stabilizzarsi caratterialmente.
Secondo Spier è importante che i bambini abbiano la possibilità di sviluppare lentamente e gradualmente la psiche e la mente senza essere introdotti troppo presto nel mondo razionale. Sopratutto i genitori dovrebbero essere di aiuto nel far crescere e sviluppare la vita dei loro figli in maniera armonica. Troppo spesso predisposizioni e talenti validi dei bambini sono ignorati o persino soffocati dai genitori. L’intervento eccessivo dei genitori spaventa e scoraggia il bambino, che diventa insicuro o al contrario cocciuto, andando così incontro a notevoli difficoltà di sviluppo ed ad una graduale sfiducia verso le sue doti e tendenze originali.
Un’analisi delle mani permette di confrontare le predisposizioni individuali con quelle ereditarie, scoprire e mettere in luce le possibilità di ognuno basandosi su segni sicuri e stabili. Sarà allora compito del genitore agire in modo da permettere lo sviluppo armonico del bambino favorendone le predisposizioni ed evitando la reiterazione degli atteggiamenti che hanno prodotto gli squilibri ereditari.